mercoledì 23 marzo 2011

Modernità VS Post Modernità

" Gli obiettivi e gli oculari, gli strumenti di precisione e le macchine reflex, il cinema con il rallentatore e l'accelleratore, i raggi Rontegen e X, Y, Z hanno messo sulla mia fronte altri 20, 2.000, 2.000.000 di occhi che frugono acutissimi, affilati" (El Lisitskij)

Nella premodernità e nella modernità il corpo dell'artista era interamente coinvolto nella realizzazione di un progetto, ma questo modo di progettare scompare con l' avvento del computer. Nella post modernità infatti l'architetto non traccia più nulla con il suo copro ma semplicemente digita. Viene quindi completamente cancellata la presenza fisica del corpo nella produzione di immagini. Da questo nuovo strumento nasce il problema scalare. Questo perchè nella rappresentazione digitale, non c'è una scala di rappresentazione. Inoltre non esiste più l'originale perchè la stampa è una mera copia. L'estetica che noi viviamo non è l'estetica che appare ma è l'estetica della sparizione. Questo perchè non vediamo più attraverso i nostri occhi ma attraverso una serie di macchine che guardano al nostro posto. Ecco perchè nella post modernità si parla di LOGICA PARADOSSALE, perchè lìimmagine in sè è qualcosa di falso e il falso didventa più vero del vero. Questo accade perchè abbiamo perso la dimensione con la realtà.
Ora, se ho delle tecniche rappresentative di un certo tipo ho delle determinate forme. Il pc permette oggi forme dell'architettura che prima erano impensabili. Nella pre modernità c'erano si gli architetti espressionisti però la strumentazione tecnica non permetteva loro di realizzare e concretizzare le forme che avevano pensato.
Nella post modernità la forma del disegno è un luogo di invenzione piuttosto che di rappresentazione. (vedi Libeskind che è definito un indagatore grafico per i reticoli che crea dai quali fa emergere le forme della sua architettura) .
Le forme vengono intese non come necessità ma come possibilità. Per questo nella post modernità l'architettura è post funzionale. Ma se le possibilità sono infinite e tutte sono realizzabili grazie alla strumentazione allora finisce l'architettura. Se infinite sono le forme quale è quella giusta? Se infinite sono le forme dell'arte non possiamo dire la stessa cosa dell'architettura, perchè l'architettura è anche arte ma non solo. 
Nella post modernità ognuno costituisce il suo sistema di regole. Oggi tuto si legittima e tutto viene autolegittimato grazie al pluralismo. Nell'architettura infatti non c'è più la dimensione organica e storica del segno architettonico ma ognuno è portato ad inventare la formadfell'architettura.
Lo sviluppo della nuova strumentazione inoltre ci farà camminare dentro ad edifici inesistenti, in questo modo la strumentazione ci permette quasi di manipolare il tempo. Se è possibilecostruire virtualmente l'architettura ed offrirla al mercato, l'architettura si piega all'interno del mercato. Chi vuole comprare l'architettura prima vi entra virtualmente e dopo decide se comprarla o meno. 
(dalle lezioni del prof Partenope)
 

PROUN

I Proun sono composizioni di El Lisitskij (Pittore, fotografo, architetto e grafico del costruttivismo russo) in cui lo spazio contenuto entro i confini del quadro è uno spazio cosmico in cui i corpi geometrici sospesi si mantenevano in equilibrio attraverso enormi tensioni. Erano plastici. Secondo El il Proun è la stazione di transito dalla pittura all'architettura. Sono composizioni architettoniche ma non sono un aggruppamento di piani e volumi che stanno sulla terra su piedistalli e zoccoli... Sono invece una composizione di PIANI e VOLUMI visti nel cosmo, di sbieco, da sopra.


Secondo El l'architettura statica dell Piramidi egiziana è superata: la nostra architettura  corre, NUOTA, vola. Ci viene incontro un mondo sospeso, oscillante. La forma di questa realtà io voglio partecipaare a inventarla e a plasmarla.
"... la forma materiale deve esssere foggiata in corrispondenza al suo MOTO nello spazio: questa è la costruzione. Forme incostruttive non si muovono, non stanno in piedi: precipitano, sono catastrofiche".
"... La creazione porta a compimento il fatto e questo diventa esigenza. Quando gli uomini hanno inventato il rogo, il fuoco divenne scopo dle calore. E' la forza del Proun a creare i fini. In ciò consiste la libertà dell'artista nei confronti dello scienziato".
Il proun comincia sulla superficie, procede verso la costruzione di modelli spaziali e quindi verso la costruzione di tutti gli oggetti della vita comune... Costruisce una nuova, multilaterale, ma organica forma della nostra natura.

Secondo El due momenti determinano il moderno creare:
1) ELEMENTO
2) INVENZIONE
-Elemento: L'artista moderno esamina il problema  che gli si pone dall'angolo visuale che questo deve assolvere. Poi sceglie per ogni funzione l'elemento corrispondete. Gli elemti sono: il CUBO, il CONO e la SFERA (simbolo della cristallizzazione dell'universo). Quando vengono connessi uno o più elementi nasce una tensione. La maniera in cui el forze in tensione vengono messe in equilibrio determina la costruzione. Alla forza di PRESSIONE, PESO e SOSTEGNO si aggiungono nell'epoca moderna le FORZA di TRAZIONE. Nasce la nervatura.
3 sono i colori principalmente usati da El.
- ROSSO (colpisce)
- BIANCO (igiene dello spazio)
- NERO (distrugge i volumi)
-Invenzione: L'artista moderno esamina il problema che gli si pone dall'angolo visuale delle funzioni che questo deve assolvere. Poi trova per le funzioni date, la combinazione più semplice, ovvia. Questa ovvietà è invenzione. In questo modo sorge la forma come risultato del problema. Noi non conosciamo nessuna forma in sè e per sè.
Da " El Lisitskij", Sophie Lisitskij-Küppers, Editori Riuniti, Erfurt, 1967